Riscontro all’articolo “Troppi maschi nella mostra di architettura” LaRepubblica del 27.09.2023

Roma, 28 settembre 2023


OGGETTO: Riscontro all’articolo “Troppi maschi nella mostra di architettura” LaRepubblica del 27.09.2023


Alcuni destinatari della lettera di @roma.maschissima decidono di rispondere alle nostre sollecitazioni nell’articolo “Troppi maschi nella mostra di architettura”, a firma di Paolo Boccacci, pubblicato sul quotidiano LaRepubblica di mercoledì 27 settembre 2023. Sono Marco Delogu, Presidente di Azienda Speciale Palaexpo, Jacopo Costanzo e Gabriele Corbo, che l’articolo definisce ‘curatori’.

Nelle dichiarazioni di Marco Delogu, si legge:
«Probabilmente un minimo di attenzione in più poteva essere messa – ribatte Marco Delogu, alla guida dell’Azienda Palaexpo che ha prodotto la mostra – ma come presidente non posso avere un ruolo da vigile su quanti uomini e donne ci sono nelle mostre che produciamo».

Se non è lei, chi ha il ruolo di vigilanza? Chi a Palaexpo ha il compito di verificare che i contenuti delle mostre curate e allestite nei propri spazi e sotto la propria egida non siano discriminanti? Di chi è la responsabilità?

E prosegue:
«Posso solo ricordare che si è appena chiuso il Festival delle Accademie di Cultura Internazionale a Roma e la curatrice e le due assistenti curatrici erano tutte donne e che sei direttrici delle principali accademie straniere di cultura con le quali abbiamo lavorato sono donne».

Quindi, la circostanza che un festival passato, di argomento completamente diverso, senza nessun legame con questa mostra, con pubblici diversi e in sede diversa, sia stato realizzato da curatrici donne (NB. Cecilia Canziani, Francesca Campana e Giulia Gaibisso) esime dal porsi il problema della parità di genere in questa occasione? 
Voleva forse intendere che per Palaexpo la parità di genere sia da assolvere una tantum e non un obiettivo da perseguire e una condizione da garantire ogni volta? 
Che poi la direzione delle principali accademie straniere di cultura coinvolte nel Festival fosse in quel frangente affidata a donne è situazione fortuita che nulla a che fare con scelte curatoriali riconducibili a Palaexpo.

Nel virgolettato di Jacopo Costanzo e Gabriele Corbo si legge:
«Rispettiamo i temi sollevati ma i numeri riportati nella lettera – rispondono i curatori Jacopo Costanzo e Gabriele Corbo – non sono esatti. Per la prima sezione il team dei curatori era composto da sette persone, di cui 3 uomini e 4 donne. Per il resto una considerevole parte degli undici studi coinvolti, in un’ottica generazionale che ha premiato gli under 40 con l’intento di dare forma a un gruppo di progettisti per Roma, ha una squadra in genere più femminile che maschile».

Che i ‘team’ o le ‘squadre’, gli staff, degli studi di architettura siano in massima parte costituiti da donne è cosa lampante, ma lo è altrettanto che le donne vi rivestono ruoli apicali, direzionali e decisionali – cui corrispondono notorietà e riconoscimenti – in misura assai inferiore dei colleghi uomini. 
I numeri riportati nella lettera di @roma.maschissima si riferiscono volutamente agli uomini e alle donne che negli studi coinvolti dalla mostra rivestono ruoli di vertice – nel caso di Warehouse distinti ed evidenziati nello stesso colophon della mostra – e questi numeri sono, purtroppo, corretti. 

Non è una grossolana questione aritmetica: il nodo cruciale è quanti uomini e quante donne ricoprono ruoli primari oppure ancillari.

Per queste ragioni, consideriamo le risposte non giustificative e continuiamo a ritenere la mostra problematica; pertanto, seguiremo a mantenere attiva l’adesione alla sottoscrizione.

Lo scopo di @roma.maschissima era generare attenzione sul tema della parità di genere. L’obiettivo ci sembra in parte raggiunto e auspichiamo che i confronti, pubblici e privati, che l’azione ha suscitato possano riversarsi in occasioni future in cui al centro del dibattito ci siano solo i contenuti delle mostre, giacché i fondamentali della cultura non discriminante saranno garantiti, come la più essenziale delle ovvietà.


L’elenco aggiornato delle persone firmatarie è disponibile alla pagina https://romamaschissima.blogspot.com

Per sottoscrivere questa lettera aperta inviare l’adesione alla mail roma.maschissima@gmail.com, indicando nome, cognome ed eventuale professione e/o struttura di riferimento.


Allegato: articolo “Troppi maschi nella mostra di architettura”, a firma di Paolo Boccacci, pubblicato sul quotidiano LaRepubblica di mercoledì 27 settembre 2023


Roma maschissima






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